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Stadio della Roma a Pietralata, si torna al punto di partenza: servono quei ‘maledetti’ scavi

Ennesimo tentativo di accelerazione sullo stadio della Roma: gli scavi a Pietralata riprenderanno entro quindici giorni, fa filtrare il Campidoglio. Sarà la volta buona?
A cura di Enrico Tata
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Riecco i famigerati scavi archeologici. Dopo un anno contrassegnato da sgomberi, esposti, ricorsi, sentenze e dibattiti su boschi misteriosi, si torna al punto di partenza: per presentare il progetto definitivo sullo stadio della Roma occorre completare le indagini richieste dalla Soprintendenza statale. Che sia davvero necessario l'ok degli archeologi o che l'As Roma voglia terminare gli scavi per cautelarsi e non incorrere in ulteriori problemi, poco cambia.

Lo stadio della Roma e gli scavi archeologici

Gli scavi sono iniziati, poi sono stati bloccati, poi sono ripresi e poi ancora interrotti. Questa la novità degli ultimi giorni: il Campidoglio ha fatto filtrare che i tecnici riprenderanno a lavorare a Pietralata entro le prossime due settimane (la Roma non ha confermato né smentito). Servirà almeno un mese, stando a quanto si apprende, per completare le indagini richieste, sempre che il sottosuolo non nasconda meraviglie archeologiche, in un'area in cui reperti di pregio sono già noti agli studiosi. Tra l'altro, un'antica cisterna romana molto probabilmente sarà inglobata all'interno dell'impianto in corrispondenza della Curva Nord.

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Quando la Roma presenterà il progetto definitivo

Insomma, se tutto andrà per il verso giusto, gli scavi saranno terminati a marzo e il progetto potrebbe essere presentato ad aprile, magari poco dopo l'annuncio del nuovo CEO del club giallorosso, che sta ancora lavorando per sostituire Lina Souloukou. A quel punto l'Assemblea Capitolina dovrà esprimere un parere sul progetto e successivamente verrà aperta la conferenza dei servizi decisoria. Cioè l'ultimo passo che precede la posa della prima pietra. Non sfuggirà ai più attenti che l'annuncio della ripresa degli scavi arriva con una tempistica ben precisa: gli scorsi giorni il Campidoglio si è sbilanciato sulla data di inaugurazione del nuovo stadio con i vertici del calcio italiano e mondiale. La prima partita della Roma si giocherà a Pietralata all'inizio della stagione 2028/2029, hanno detto il presidente della Fifa, Infantino, quello della Serie A, Simonelli, quello del Uefa, Čeferin, e quello della Federcalcio Gravina. Tra l'altro, ha detto proprio il numero uno del calcio italiano, occorre garantire la posa della prima pietra entro il 2027 per inserire l'impianto di Pietralata nella lista degli stadi per Euro 2032.

Stadio di Pietralata, perché il Campidoglio ha accelerato

Ma perché questa improvvisa accelerazione da parte del Campidoglio? Cosa è cambiato negli ultimi giorni? La necessità di effettuare le indagini archeologiche e geognostiche era nota da più di un anno e la Soprintendenza non ha mai arretrato di un passo in questo senso: per avere l'ok definitivo occorre completare tutti gli scavi previsti dalle cosiddette Fase 1 e Fase 2.

Eppure a un certo punto la Roma sembrava intenzionata a presentare il progetto dello stadio anche senza aver terminato gli studi sul sottosuolo. Cosa è successo nel frattempo? La Soprintendenza statale ha ribadito formalmente che le indagini sono necessarie per avere il nullaosta per la realizzazione dell'impianto? Il Campidoglio si è stufato e ha chiesto alla Roma di stringere i tempi? Oppure c'è altro? Le tempistiche sono strane: da ciò che filtra, il progetto è praticamente pronto. Anzi, secondo i rumors la presentazione è praticamente pronta. E allora cosa è cambiato negli ultimi? Fattori politici legati all'esigenza del Comune di Roma di stringere i tempi? Aziendali, cioè legati a esigenze della Roma? Oppure tecnici, cioè legati agli scavi?

Stadio della Roma, i riscorsi e il misterioso bosco di Pietralata

Oppure, è un'altra ipotesi, il Campidoglio ha ricevuto rassicurazioni dal punto di vista giuridico? Il prossimo 26 febbraio è prevista un'udienza sulla vicenda dello sgombero di via degli Aromi avvenuto lo scorso agosto. Ma tuttora in corso e ancora in attesa di giudizio c'è anche la vicenda relativa al misterioso bosco di Pietralata. Che secondo gli agronomi del Comune e della Roma non esiste, ma che per i Comitati No stadio, come via abbiamo mostrato, non solo è documentabile dal punto di vista visivo, ma viene menzionato in vecchi progetti del Campidoglio.

L'unica cosa certa, al momento, è che dopo un anno si torna nuovamente al punto di partenza: gli scavi archeologici per indagare il sottosuolo di Pietralata sono necessari per la presentazione del progetto definitivo sullo stadio. Nel frattempo, hanno riportato negli ultimi mesi i quotidiani economici, i costi per la realizzazione dell'impianto sono lievitati.

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